giovedì 12 luglio 2018

Fede e potere politico

Briciole dalla mensa - 15° Domenica Tempo Ordinario (anno B) - 15 luglio 2018

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Al profeta Amos viene vietato di compiere la sua missione a Betel perché «è il santuario del re e il tempio del regno». Il santuario e il tempio, luogo d'incontro dell'uomo con Dio, sono diventati strumenti al servizio «del re e del regno». È impressionante: la religione, il culto, la fede sono sottomessi al potere politico. Per questa ragione probabilmente il profeta viene mandato via: egli denunciava tale iniquità.
Anche noi, oggi, credo che avremmo bisogno di qualche voce autorevole che faccia risuonare la schiettezza della parola di Dio. Perché stiamo assistendolo a un'impudica strumentalizzazione e falsificazione dei segni della nostra fede: come il Vangelo, la croce, il rosario. Per crearsi un consenso, certi uomini politici ne fanno pubblica ostentazione per far credere di essere cristiani e per affermare che in nome della civiltà cristiana combattono contro l'inciviltà: rifiutano il diritto ad uno spazio dove poter vivere a chi viene da altre  regioni, a chi ha un’altra cultura, a chi appartiene ad altra religione. Si tratta della distorsione più completa della nostra fede. Perché Gesù (il Gesù del Vangelo, della croce e del rosario) ha, invece, affermato che ogni uomo è abitazione di Dio. Perciò chi non rispetta e non promuove l'uomo, soprattutto il povero, profana Dio stesso. Se non viene detta oggi una parola chiara di denuncia di tale falsità, molte persone continueranno ad andare a Messa, a dire le preghiere e contemporaneamente ad essere razziste, come niente fosse."

[Alberto Vianello - http://www.monasteromarango.it/la-vocazione-profetica-della-chiesa]

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